Un piccolo gioiello, per la storia, per l’ambientazione, per i suggerimenti…Infatti alla fine è stata inserita una mappa e una guida alle librerie veneziane, utilissima per chi ama le piccole librerie, vuole scoprirle e viverle
” San Giacomo è bello, il campo più bello della città. Ci sono un cartolaio e un ferramenta, una ragazza che ha un negozio di zaini, un venditore di pianoforti, qualche osteria, la pizzeria, un gruppo che organizza un mercatino, proietta vecchi film. Decine di bambini giocano a calcio, ogni pomeriggio..”
“Anche se perdesse la libreria, anche se non dovesse venderne più, nessuno può torglierglieli. Può chiudere la Moby Dick, ma i libri esisteranno ancora, con le loro storie, nessuno potrà impedire a lui di leggerli, li ama per questo in fondo, è cominciato tutto così, perché a lui piace leggere, andarsene con la fantasia, usare l’immaginazione, ridere e piangere per cose che non esistono, che sono solo inchiostro, e per questo esistono ancora di più, è quello l’importante per lui, non deve dimenticarlo.”
“Avevo voglia di stare un poco con Venezia, volevo farci la pace.. Si incamminano per la corte del Milion, dove ci sono le case dei Polo, e poi verso Santa Marina, in direzione Castello. Parlano poco, ogni tanto, più spesso stanno in silenzio…Sofia gli indica le cose che le piacciono: una trifora, lo scorcio di un palazzo.. Scorgono le mura alte dell’Arsenale, sbucano per San Martino, proseguono per la Porta dei Leoni, e poi cercano senza fretta calli piccole, ponti storti, finestre di case popolari, socchiuse, quel poco di emozione, di pericolo, che viene quando non sai bene dove andare, quando prosegui per qualche metro seguendo una calle che finisce in un canale, che si può solo tornare indietro.”