Qualora fosse stato necessario, si confermano le qualità di scrittrice della Rowling, che scrive con questo pseudonimo. La costruzione del racconto è ottimale e anche l’idea è originale; i personaggi, già incontrati nei libri precedenti, sono credibili e coerenti . Personalmente ho sofferto la lunghezza del racconto che avrebbe potuto essere sintetizzato in alcune parti senza perdere nulla. Se vi sentite pronti per affrontare le ottocento pagine vi auguro buona lettura!
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Gli svizzeri muoiono felici (Fazioli)
Non mi ha convinto. La storia è abbastanza improbabile, troppi spunti (immigrazione, integrazione) non sviluppati adeguatamente e inseriti nel contesto in maniera forzata. Peccato, perché il titolo era proprio accattivante!
La scrittrice del mistero (Basso)
Vi è mai capitato di iniziare un libro e realizzare di aver fatto un’ottima scelta? E’ quello che mi è capitato con “La scrittrice del mistero”. Ironico, disaccrante, accattivante, divertente, il tutto sapientemente amalgamato in una storia che comunque è di per se stessa intrigante. Non perdetelo!!
Sabbia nera (Cassar Scalia)
Amo la Sicilia, la sua gente, la sua cultura, la sua natura. Ogni volta che intercetto un libro ambientato in Sicilia cerco di trovarci l’emozione che quella terra suscita dentro di me..e a volte succede! Sabbia nera è un giallo, con una trama avvincente che tiene sulla corda fino alle ultime battute, ma è anche Sicilia a 360°, con un pizzico di romanticismo che rende il tutto più piacevole, leggetelo!
Portami a ballare (Ricciardi)
Il morso della reclusa (Vargas)
Per un periodo avevo seguito il commissario Adamsberg e non ricordo perchè l’ho abbandonato. In questo libro ho particolarmente apprezzato la scelta di umanizzare il protagonista facendolo ripetutamente prendere solenni “cantonate”, un po’ meno il finale che sembra sorprendere più il commissario di chi sta leggendo..
L’ultima sonata (Rava)
La serie mi è sempre piaciuta, ma questa volta l’ autrice ha superato se stessa. La trama è veramente originale ed è praticamente impossibile staccarsi prima di aver finito..
Pulvis et umbra (Manzini)
Che dire? Un vice questore sempre più stropicciato, ma che ti conquista. Una storia che non vedi l’ora di vedere come andrà a finire, ma che speri continui il più a lungo possibile..
Sara al tramonto (De Giovanni)
Per chi conosce già de Giovanni, in questo libro troverà alcune affinità con quelli del commissario Ricciardi e con i bastardi di Pizzofalcone. Sicuramente i nuovi protagonisti sono accattivanti e con la solita maestria sono stati inseriti degli elementi, come il bovaro bernese, che riescono a strappare qualche sorriso, anche se all’interno di una storia non propriamente divertente. Da leggere!