Ragione da vendere (Pandiani)

Vi piacciono i libri pieni di suspanse ? Questo libro fa per voi, come sempre les Italiens non deludono in quanto ad azione, non aspettatevi molto altro..ma a volte la leggerezza non disturba e l’ambientazione a Parigi fa sempre il suo effetto.

La trama è complessa e fino alla fine si rimane con il fiato sospeso. Protagonista indiscusso, il commissario Mordenti non si risparmia per tutta la durata dell’avventura, un vero duro, ma con un cuore e anche questa volta lo dimostra in più occasioni. Peccato che persone così si trovano solo nei libri!

Un ristretto in tazza grande (Rivalta)

Non è la prima volta che nel scegliere cosa leggere vengo attirata dal titolo. Per un’amante del caffè come me, questo era assolutamente imperdibile!

Si tratta di un giallo con una trama avvincente; i protagonisti – il giornalista detective e la magistrato donna – non sono molto originali . Si legge piacevolmente e strappa anche qualche sorriso.

Rien ne va plus (Manzini)

Come sapete esiste anche una serie Tv che porta sugli schermi le vicende del vice questore Schiavone. E’ molto curata e molto coerente con i contenuti dei libri di Manzini, gli attori sono assolutamente come io me li ero immaginati leggendo le storie. Tutto questo preambolo per dire che adesso quando leggo i libri della serie Schiavone non posso fare a meno di immaginare la prossima puntata che vedrò e di attenderla con trepidazione ..

Morte di un giovane di belle speranze (Fellowes)

Ambientato nella Londra degli anni venti, è un giallo diverso dal solito e intrigante. Ci porta nel bel mondo dell’aristocrazia dell’epoca, ma non dimentica la realtà del resto della popolazione e offre una visione della sua difficile situazione, ma anche della voglia di riscatto che la anima. Emergono molto le figure femminili e si coglie il germe di quelle istanze e di quelle consapevolezze che poi diventeranno le bandiere del femminismo.

La vita è un cicles (Oggero)

E’ un giallo, ma a mio avviso la storia è la parte meno interessante del libro. Sono i personaggi quelli che brillano di luce propria già dalle prime pagine e sono così interessanti che attirano tutta l’attenzione e fanno dimenticare di seguire la trama. E poi c’è Torino con il degrado delle periferie industriali abbandonate, ma piena della sua indomita vitalità che la Oggero con la sua scrittura elegante descrive mirabilmente.

“I sentimenti hanno una scadenza precisa come le mozzarelle, oppure sono preferibilmente consumabili entro una certa data e poi deperiscono un po’?..Si è insinuata un’assuefazione grigia nel mio rapporto con lei, una noia che tracima dall’ambito della nostra relazione per invadere gli altri aspetti della mia vita.”

“Ci siamo voluti bene, ce ne vogliamo ancora, ma in modo smorto, da cugini di secondo o terzo grado. Non ci basta e ce lo siamo detti senza dircelo, senza arrivare alla lucida sfrontatezza di una confessione, e c’è solo da sperare che domani il rimpianto non assalga a tradimento né me né lui.”

Il sorriso di Jackrabbit (Lansdale)

Come sempre quando leggo un libro di uno scrittore americano ho un momento di difficoltà. Cambia il modo di scrivere, il linguaggio è molto più dissacrante, a tratti anche volgare. A volte mi indispone e abbandono, questa volta sono arrivata fino in fondo, forse perchè il libro, a tratti, è anche divertente..Come direbbero gli yenkees: enjoy it!

Fate il vostro gioco (Manzini)

Parlando di Schiavone in un precedente episodio l’ho definito “stropicciato” e ora sempre di più mi sembra un’immagine appropriata. Credo che proprio la sua imperfezione lo renda così vicino e accattivante. In questa sua nuova avventura emerge con forza anche la sua umanità e l’importanza che l’amicizia e gli affetti hanno nella sua vita. Io continuerò a seguire le sue avventure e voi?

“Lui arrivava a cose fatte, quando la vita se n’era andata e non c’era più da combattere. Si sentiva più uno spazzino, un monatto, di quelli che durante la peste se ne andavano in giro coi carretti a racattare cadaveri. Non salvava nessun, non era la speranza di nessuno. Lui lavorava al capolinea e soluzioni non ne aveva.”

L’ultimo giro della notte (Connelly)

In un momento in cui le donne protagoniste dei romanzi si moltiplicano, anche Connelly propone la sua eroina in gonnella. Molto simile al suo famosissimo Bosch, anche Renèe Ballard ha avuto i suoi problemi all’interno del LAPD, anche lei è molto brava e intuitiva, votata alla sua missione contro il crimine, che viene prima di ogni altra cosa; insomma una versione femminile di Hieronymus..

Peccato mortale (Lucarelli)

Il commissario De Luca mi ricorda molto (forse troppo) il commissario Bordelli di Vichi. L’ambientazione storica differisce di una quindicina di anni, ma Bordelli vive nei ricordi della seconda guerra mondiale, che è lo scenario di De Luca. A parte questa considerazione il libro è piacevole e il personaggio accattivante. Fare un tuffo in un passato neanche tanto remoto, senza cellulari, computer e social potrà sembrare strano, ma neanche tanto per chi ha vissuto così la prima parte della propria vita. Nessun rimpianto, ma quel senso un po’ retrò strappa qualche sorriso nostalgico..