Carta bianca (Lucarelli)

Mi sono incuriosita quando ho visto questo piccolo libriccino blu scritto da Lucarelli, così diverso da quelli che siamo abituati a trovare adesso nelle librerie. Era agli inizi e forse qualcuno potrebbe trovare qualche sbavatura nella trama, qualche imperfezione di altro genere che io sicuramente non sono in grado di cogliere. Di certo ho trovato la freschezza della narrazione e della scrittura che poi è rimasta anche nella sua produzione successiva..e questo nonostante io non ami particolarmente leggere libri che parlano del periodo della guerra e della liberazione.

Peccato mortale (Lucarelli)

Il commissario De Luca mi ricorda molto (forse troppo) il commissario Bordelli di Vichi. L’ambientazione storica differisce di una quindicina di anni, ma Bordelli vive nei ricordi della seconda guerra mondiale, che è lo scenario di De Luca. A parte questa considerazione il libro è piacevole e il personaggio accattivante. Fare un tuffo in un passato neanche tanto remoto, senza cellulari, computer e social potrà sembrare strano, ma neanche tanto per chi ha vissuto così la prima parte della propria vita. Nessun rimpianto, ma quel senso un po’ retrò strappa qualche sorriso nostalgico..