Il gioco delle ultime volte (Oggero)

Un libro non facile da leggere, anche se, come sempre, la scrittura della Oggero è superlativa. Ho trovato complicato seguire le dinamiche dei personaggi, in alcuni momenti troppo sottointese, date per scontate. Le tematiche toccate sono complesse: relazioni di coppia, stress causati dal lavoro in pronto soccorso, conseguenze di un’amicizia interrotta bruscamente in età adolescenziale. Forse troppo per essere condensato in un unica storia.

“Dormire insieme è diverso dal fare l’amore, è qualcosa di più, – aveva detto. – Certo che ho già dormito con qualche ragazza, ma per pigrizia, non per desiderio: non avevamo voglia di alzarci dal letto, rivestirci e tornare a casa, era più comodo girarsi dall’altra parte e aspettare il mattino. Con te non sarebbe così, Teresa. E lei era stata costretta a dargli ragione, perché l’intimità che si crea dormendo a fianco della persona amata è totale: ti affidi all’altro senza difese, concedi al suo vaglio la debolezza e l’imperfezione della tua fisicità e accetti la sua.”

“-Sei felice? – Domanda strampalata da parte di un quasi cinquantenne non idiota. – Grazie per il non idiota…-Ecco, la metafora è cinicamente realistica: la suavitas, chiamala felicità se vuoi, o appagamento o serenità, consiste nel non essere tra quelli che stanno naufragando in mezzo alle onde, nel trovarsi a distanza dal terremoto o graziati dallo schianto aereo, insomma nello stare sulla spiaggia, o lontani dall’epicentro del sisma, o ancora in aeroporto. Se intendi una cosa del genere, la risposta è sì.”

La vita è un cicles (Oggero)

E’ un giallo, ma a mio avviso la storia è la parte meno interessante del libro. Sono i personaggi quelli che brillano di luce propria già dalle prime pagine e sono così interessanti che attirano tutta l’attenzione e fanno dimenticare di seguire la trama. E poi c’è Torino con il degrado delle periferie industriali abbandonate, ma piena della sua indomita vitalità che la Oggero con la sua scrittura elegante descrive mirabilmente.

“I sentimenti hanno una scadenza precisa come le mozzarelle, oppure sono preferibilmente consumabili entro una certa data e poi deperiscono un po’?..Si è insinuata un’assuefazione grigia nel mio rapporto con lei, una noia che tracima dall’ambito della nostra relazione per invadere gli altri aspetti della mia vita.”

“Ci siamo voluti bene, ce ne vogliamo ancora, ma in modo smorto, da cugini di secondo o terzo grado. Non ci basta e ce lo siamo detti senza dircelo, senza arrivare alla lucida sfrontatezza di una confessione, e c’è solo da sperare che domani il rimpianto non assalga a tradimento né me né lui.”